sabato 18 giugno 2016

DIME WEB INTERVISTA ELENA ALBANESE! (LE INTERVISTE XXXIII)

a cura di Franco Lana


Elena Albanese at work!


Stavolta il nostro super-reporter fumettistico Frank Wool ci porta nell'universo dell'illustrazione di ispirazione fantastica con la bravissima Elena Albanese - che condivide molti degli interessi di questa redazione, soprattutto per quanto riguarda la tradizione celtica e norrena e un certo spiritualismo. Così l'autrice si descrive su suo sito personale (abbiamo lasciato il testo nell'originale inglese): I'm an Italian illustrator. After 8 years working in the fashion industry as a designer I decided to dedicate myself entirely to illustration, trying to grow up as an artist. My personal works usually refer to fantasy realms and celtic/northern spirituality and mithology. Moreover I work for some commission projects in the field like games and publishing. Last year I published my first book "Awakenings & Revelations". I have been featured in some expositions in Italy and later my works have been featured also in the UK. This is the beginning of my journey and I hope to grow more. One thing you need to know about me: I approach everything with humility. My key is "Wonder". L'artista torinese ha anche una pagina Facebook, che vi invitiamo a visitare. Le illustrazioni e le foto di corredo all'intervista ci sono state tutte fornite dalla gentilissima Elena. Buona lettura! (s.c. & f.m.)







 

DIME WEB - Ciao Elena! Ci narri dei tuoi inizi in ambito artistico?

ELENA ALBANESE - Ciao e grazie per avermi voluto dedicare questo spazio. L’arte in tutte le sue sfaccettature è un campo che mi ha sempre affascinato profondamente e fin da bambina ho custodito il sogno di poter lavorare in questo settore. Dapprima ho conseguito studi scientifici, seppur cosciente del fatto che non sarebbe stata la mia strada (in effetti passavo le ore a scarabocchiare fogli); in seguito mi sono diplomata come fashion and textile designer e ho lavorato in quell'ambito per otto anni... ma il richiamo dell’illustrazione era troppo forte, per cui ho infine deciso di dedicarmi totalmente all’arte apprendendo la tecnica come autodidatta. Questo cambiamento non è stato e non è certamente facile: richiede tempo, tanto studio e tanti fallimenti, ma ha apportato alla mia vita molta felicità, dandomi l’opportunità di esprimermi e di vivere facendo quello che amo. Il mio campo d’interesse principale da subito è stato il mondo celtico e norreno con le sue leggende cariche di simboli: è stato come un richiamo che mi stimola continuamente e che esprimo anche nella mia spiritualità.

Questo mi ha portato al mio primo incontro chiave, quello con Riccardo Taraglio e Laura Plati fondatori di Celtica (festival celtico in Valle d’Aosta), che mi ha permesso di iniziare a far girare e a diffondere quello che è il mio lavoro e di addentrarmi ancora di più in questi significati. Da lì è stato tutto un susseguirsi di eventi e passi che mi hanno condotto alla pubblicazione del mio primo libro insieme all’amico e artista Luigi Introrcia, all’incontro con gli Stramash (band scozzese per cui ho fatto e sto facendo alcune copertine e da cui è nata una forte amicizia), l’incontro con l’associazione La Fortezza, con il Tempio della Dea di Torino, con l’Associazione Largabanda, con cui conduco un piccolo corso di disegno, e tanti altri momenti e incontri clou che custodisco con affetto e che stanno delineando il mio percorso, che è ancora agli esordi.





DW - Quali i tuoi maestri e ispiratori, per le tue illustrazioni?

EA - Questa è una domanda difficile! Potrei rispondere che tutto e tutti sono i miei maestri perché tutto insegna :) dall’albero, al grande artista, alla musica, alla persona che incontri per caso per strada, all’evento apparentemente insignificante che ha catturato la mia attenzione. Credo che ogni artista sia influenzato e apprenda da qualunque cosa incontri sul suo percorso, per cui credo che il mondo sia il mio maestro. In effetti alcuni degli elementi che definiscono le mie immagini arrivano dalle strade che ho percorso, dalla ricerca nel mito, da tutto ciò che è capace di accendere quella scintilla immaginativa preziosa per ogni disegnatore, quel senso di stupore profondo in grado di incendiare un cuore. Parlando invece di influenze più strettamente artistiche, ricordo in particolare modo Brian Froud e Alan Lee che mi hanno introdotto al mito celtico, Salvador Dalì, Mucha, J.S. Rossbach, Corrado Roi, Frezzato e tantissimi altri... non c’è davvero fine nel definire le fonti di ispirazione.




DW - Quali sono le tue letture preferite, attualmente?

EA - Amo molto leggere in generale dai romanzi ai saggi, ma credo che, fatta eccezione per la saga di George R. R. Martin, negli ultimi dieci anni la mia attenzione si sia concentrata molto nella saggistica relativa alla spiritualità celtica e norrena, allo sciamanesimo, alla filosofia e alla teosofia. Sono argomenti che mi appassionano molto e che mi ispirano nel mio percorso di vita e altrettanto in quello artistico.

DW - A cosa stai lavorando? Progetti?

EA - Attualmente sto lavorando ad alcune illustrazioni che saranno inserite nell’Agenda Lunare del Tempio della Dea del prossimo anno, frutto dell’incontro con Sarah Perini del Tempio della Dea di Torino. Inoltre sto lavorando alle cover di alcuni album musicali - per la band scozzese Stramash e per la band emergente torinese Feronia - e sto iniziando a delineare gli elementi per il mio prossimo libro che, diversamente dal precedente, girerà attorno alla figura di una bambina, e alle sue avventure e incontri nella sua ricerca per imparare a volare.




DW - Un'ultima curiosità: hai mai pensato di cimentarti con un personaggio del mondo dei fumetti?

EA - Assolutamente si, il mio percorso da ragazzina è iniziato anche attraverso il fumetto che collezionavo e da cui cercavo di imparare più che potevo, per cui non escludo assolutamente quella strada. anche se al momento mi sto dedicando prevalentemente all’illustrazione.






a cura di Franco Lana


N.B. Trovate i link agli altri incontri con gli autori su Interviste & News!













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