giovedì 19 maggio 2016

BONELLI E LE STORIE TESE E ELIO

di Francesco Manetti

La redazione di questo blogghettino segue assiduamente la produzione del bel complessino italiano denominato Elio e le Storie Tese da una ventina d'anni - dopo averlo conosciuto come la stragrande maggioranza della popolazione non lombarda grazie a "Mai dire gol" e "Sanremo". In particolare il sottoscritto custodisce gelosamente l'intera discografia registrata in studio - una decina di album - oltre a un paio di live e altro ancora. Dietro la facciata dei testi satirici e goliardici (ma mai banali) si dipana un rock che non ha niente da invidiare alle più grandi band storiche americane e inglesi - a partire da Frank Zappa & The Mothers of Inventions e dai Pink Floyd (soprattutto per la raffinatissima costruzione degli LP). Di recente ho avuto modo di completare la collezione, procurandomi anche - con colpevole ritardo - la biografia del gruppo, Vite bruciacchiate, licenziata nel 2006 e ristampata nel 2013, in entrambi i casi da Bompiani. Si tratta di un libro spassosissimo dove un'incredibile ridda di nomi celebri racconta gli esordi, la carriera, i successi e le cacchiate della gang musicale milanese  - dagli esordi negli anni '80 fino alla data della pubblicazione del libro.

Gli Elii attuali (da sx a dx): Jantoman (Antonello Aguzzi), Cesareo (Davide Civaschi), Meyer (Christian Meyer), Elio (Stefano Belisari), Rocco Tanica (Sergio Conforti) e Faso (Nicola Fasani). Comunque, i nomi sono anche scritti sulle t-shirt, tanto per non sbagliarsi!


Essendo gli EelST (e le loro canzoni) un fenomeno pop (anzi, metapop), i fumetti vengono da loro citati più volte (Alan Ford, Cattivik, etc.);a noi interessa soprattutto la paginata dedicata alla Bonelli. Come? Dove? Nel capitolo Le mie prime 5 volte con Elio e le Storie Tese scritto da Faso (pseudonimo artistico del bassista Nicola Fasani), laddove si parla della genesi della canzone Alfieri, pensata in una stanzaccia in stile TNT con tanto di materasso sul pavimento su cui potersi lanciare per smaltire eventuali risate a crepapelle, possiamo leggere:




Figuramioci: io avevo sempre pensato che il riferimento nipponico fosse alla Sony!


Un Uomo Un'Avventura n. 29




Alfieri: qui viene nominato L'Uomo del Giappone


Francesco Manetti

N.B. trovate i link alle altre novità su Interviste & News!

P.S. È questo l'ottocentesimo post di Dime Web! Tanti auguri a noi!

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