giovedì 12 marzo 2015

BREVE VIAGGIO

di Gian Luca Castoldi


Gian Luca Castoldi, oltre che essere un amico personale, è una vecchia conoscenza di Dime Press, che ospitò suoi interventi. È uno dei massimi esperti italiani di cinema (soprattutto "di genere", ma non solo!), è cultore del fumetto, della letteratura, di storia patria e di politica. Fra i libri e saggi che ha scritto o ai quali ha partecipato o che ha curato, ricordiamo Il cinema splatter e l'horror di fine millennioFantasmi di luce (Tutto il cinema fanta-horror in 4500 film dal 1929 a oggi), Il cinema di Michael Winner, Donne in prigione, Erotismo d'autore, La guida definitiva al cinema splatter, Miserabili quegi anni, Cannibal Holocaust... ma ce ne stiamo scordando a decine!
Oggi Castoldi torna con un romanzo - Breve viaggio, per i tipi di Profondo Rosso - e, sulla storia e la historia di questo scritto... lasciamo a lui la parola! (s.c. & f.m.)


Gian Luca Castoldi a Firenze, nel 2014

Genesi
Il romanzo fu iniziato nel 1985 e completato intorno al 1986. Da allora ha subito diverse revisioni ma nulla di trascendentale: descrizioni, approfondimenti sui personaggi, correzioni dei refusi ecc. Il romanzo è stato in un cassetto fino a che l'anno scorso non ne ho pubblicato una versione elettronica su Kindle. Grazie alla collaborazione con Luigi Cozzi di Profondo Rosso (casa editrice dei miei saggi di cinema) ho potuto pubblicare il libro trenta anni dopo la prima stesura. Scritto quando avevo circa 26 anni ha numerose influenze letterarie e cinematografiche. Il titolo deriva da Breve incontro, un film di David Lean del 1946. Il motivo del risveglio della memoria a seguito di una percezione visiva o olfattiva a Proust. A livello cinematografico ricorda in parte un film di Dino Risi, Fantasma d'amore, con Mastroianni e Romy Schneider. Un altro riferimento è il racconto breve di Ray Bradbury Il Lago ma anche Ovunque nel tempo - film di Jeannot Szwarc tratto da Richard Matheson.


Breve viaggio di Gian Luca Castoldi (Profondo Rosso)



Sinossi
Andrea, un affermato scrittore italiano che vive a Parigi, sta vivendo un momento di grande travaglio interiore. Si rende conto che le illusioni della gioventù sfumano con gli anni, gli ideali, l’amore, tutte le ambizioni che lo avevano formato, svaniscono a causa dei compromessi a cui lo ha costretto la vita. Raggiunto dalla notizia della morte della madre Andrea torna a Firenze, la città dove è nato e nella quale ha vissuto fino al momento della sua improvvisa fuga, subito dopo il conseguimento della laurea. Svuotato da una vita che gli sembra sterile e ripetitiva, legata com’è da consuetudini, convenzioni e compromessi, Andrea cerca nel ritorno nella sua città d’origine le pulsioni giovanili che fecero di lui lo scrittore creativo e fertile che ora sente di non essere. Anche la sua scrittura, la sua creatività, risentono di questa involuzione mentale e, pur essendo ormai famoso e conosciuto, lui stesso sente di non credere come prima in quello che scrive e nel suo modo di vivere. Ma anche gli incontri con il fratello e i vecchi amici non servono ad altro se non a fargli pesare ancora di più la sua condizione di insoddisfazione e la sensazione di non essere in grado di integrarsi in un mondo nel quale non riesce a riconoscersi. Quando sembra che niente possa aiutarlo a superare questo impasse creativo e personale, l’incontro con Maria, la donna che ha amato tanti anni prima, rinnova in lui le emozioni dei vent’anni dandogli una sfrenata voglia di ricominciare e di ritrovare quella gioia di vivere e di scrivere che sembrava aver perso. Purtroppo gli obblighi a cui entrambi sono sottoposti, saranno un irrimediabile impedimento per il loro ritrovato amore, Maria rifiuterà suo malgrado Andrea e, pur essendo fisicamente e sentimentalmente attratta da lui, lo lascerà ripartire da solo verso la Francia non prima però di un ultimo, disperato, malinconico e appassionato incontro.


Un saggio cinematografico di Castoldi



Gian Luca Castoldi


N.B. trovate i link agli altri interventi "letterari" sulla Biblioteca di Altrove!

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