mercoledì 27 agosto 2014

MADE IN BONELLI - 2a PARTE - PUBBLICITA' BONELLIANE DI ARMI GIOCATTOLO E ALTRO ANCORA!

di Filippo Pieri

Dopo il grande successo della prima parte di Made in Bonelli, il nostro amico e collaboratore Filippo Pieri continua l'interessante discorso alla riscoperta del giocattolo d'epoca visto attraverso il panopticon pubblicitario trattando di armi-balocco. E non poteva mancare un'incursione nell'universo bonelliano, visto che tutti i grandi eroi di Via Buonarroti hanno spesso e volentieri a che fare con pistole, fucili e affini! (s.c. & f.m.)


La Linea di Cavandoli, fra i protagonisti degli sketch d'animazione di Carosello (pentole Lagostina)



Le armi giocattolo Edison, Molgora, Romanelli, i proiettori giocattolo della Harbert, Mupi, Gioca e Igc e altro ancora

Immaginate un mondo dove c’è un unico canale che trasmette in bianco-e-nero e i programmi sono confinati nelle ore serali. Dopo il telegiornale i bambini aspettano la pubblicità che ha un suo spazio ben definito con delle reclame prevalentemente umoristiche che durano svariati minuti e piacciono a tutti i consumatori; pubblicità che creano un linguaggio nuovo e slogan che diventeranno d'uso comune.

Vignetta tratta da Topolino n. 1009 del 1975, dove viene citato Carosello, un programma tutto pubblicitario andato in onda dal 1957 al 1977, e già allora ormai prossimo alla chiusura

 
No, non è lo spunto iniziale di un racconto di fantascienza, ma l'Italia degli anni Settanta. Anche sui giornali a fumetti la pubblicità è accattivante e sui periodici come Topolino veniva a volte allegato persino il catalogo giochi di note ditte dell'epoca. Come abbiamo già detto nella puntata precedente, in quegli anni il mondo del West aveva un grandissimo fascino sui bambini e veniva sfruttato in tutti i campi, compreso quello alimentare.





Un settore dove ebbe particolarmente successo fu quello delle armi giocattolo che facevano immaginare ai piccoli uomini di essere veri cowboy del Far West... Armi come con il fucile Geronimo, prodotto dalla Edison Giocattoli, una delle poche ditte del settore arrivate fino ai giorni nostri.




Con un personaggio di grande successo come Tex, venne naturale chiedere alla Bonelli di usare il marchio come testimonial per armi giocattolo. La Molgora, che era molto attiva in questo settore, stando ben attenta a sottolineare come quelle armi non facessero male e potessero essere anche oggetti da collezione, riuscì nel "colpaccio" di aggiudicarsi i diritti.






A noi di Dime Web il fucile che più interessa è naturalmente quello di Tex Willer, che veniva pubblicizzato anche sul Topolino della Mondadori (per esempio sul n. 915).

 




Come succede anche oggi, altre case uscirono subito con il loro fucile TEX, che non aveva nulla a che spartire con l'eroe della casa editrice milanese.



La Molgora, oltre al Winchester di Tex, aveva già un suo vasto assortimento di pistole e fucili.





Gli Indiani erano allora visti come il nemico - e anche nella pubblicità si tendeva a sottolinearlo. Probabilmente per questo motivo nessuno ha mai pensato di creare una "pistola di Zagor", personaggio che anticipò i tempi, con il suo mondo dove tutti gli uomini, grazie anche a lui e al pancione Cico, potevano vivere in armonia.






Oltre al fucile, per essere come Tex, ci voleva pure la cintura con fondina e pistole, anche se il modello uscito sembrava più adatto al carnevale che ad altro!




Il cinturone di Tex uscirà invece molti anni dopo, quando ormai la casa editrice avrà raccolto tutti i suoi antchi marchi editoriali (come CEPIM, Daim Press, etc.) sotto la denominazione comune di Sergio Bonelli Editore.




La scatola della cintura di Tex!


E anche Dylan Dog ebbe la sua bella cintura in scatola tonda metallica, prodotta dalla Veagroup nel 1994...


Dylan Dog: scatola in latta porta-cintura prodotta nel 1994 dalla Veagroup (notare il Copyright SBE). Disegno di Villa.


 
Come dicevamo all'inizio, la televisione non era molto diffusa e trasmetteva ben poche cose; ma i ragazzi - nelle loro camerette - potevano godere di un "surrogato", comprando il Minicinex Harbert, come vediamo qua sotto in una pubblicità tratta da Topolino.




Il Minicinex era un proiettore a manovella che riproduceva pellicole in 8 mm, principalmente della Disney, ma uscì anche la versione con Tex.


 




C'era poi il Festacolor, nato già negli anni Sessanta, un marchingegno in plastica alimentato a batterie che proiettava diapositive su qualsiasi fondale; le diapositive, che raccontavano una breve storia in sette "vignette", erano titolate e montate su cartoncini a striscia; venivano vendute anche a parte, come "ricambi", anche sotto il nome di FestaFilm.




Ecco come appare - gaudio del collezionista - il Festacolor (edizione Walt Disney Show, 1968) nella sua confezione originale, chiusa...

...e aperta! Notare il set di diapositive montate 7 a 7 su cartoncini a striscia, come fossero ministorie, con tanto di titolo (come, per es., Paperino e il pronto soccorso)!

Ecco invece una scatola dei ricambi, in perfette condizioni, con 42 diapositive montate su 6 strisce (serie F-L, 1968).


Sempre della harbert era il Fonovideo, in grado di riprodurre anche l'audio, grazie al "discovideo", che associava vinile a diapo.


 


In seguito altre ditte lanciarono prodotti simili, che tendevano a offrire un prodotto per ragazzi "concorrente" al televisore dei "grandi". La Mupi presentò per esempio il Cinevisor, un visore di filmini in super 8 montati in cassette.


Da notare il riferimento al "3° canale" a colori, in un'epoca quando c'era solo la RAI con due soli canali (il Primo o Nazionale e il Secondo) in b/n!




Ecco inoltre la Gioca Royal con il Videomatic e la Igc con il Telemax.






La televisione italiana, che nel 2014 ha compiuto sessant'anni, fin dall'inizio ha avuto nei giochi a quiz alcune fra le trasmissioni più premiate dal pubblico. I quiz, nel corso dei decenni, si sono molto modificati e, pensando ai giocatori, siamo passati da persone super esperte che rispondevano a quesiti impossibili, a gente comune che risponde a domande molto più semplici. Un quiz che ha avuto, e ha tutt'ora, molto successo è L'eredità su Raiuno... dove qualche tempo fa è apparsa una domanda sull'eroe creato da Guido Nolitta e Gallieno Ferri!




A noi la risposta - dove c'è anche lo "zampino" di Moreno Burattini - sembra facilissima... e a voi?


Filippo Pieri
(fine 2a parte) 

N.B. Trovate i link alle altre puntate di Made in Bonelli sulla pagina delle Cronologie & Index!

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