mercoledì 25 settembre 2013

UNIVERSI ALTERNATIVI: MARTIN MYSTÈRE SPECIALE 30

di Francesco Manetti

E così siamo arrivati a trenta... Sarebbe un discreto traguardo anche per un mensile (due anni e mezzo di uscite), figuriamoci per un annual come lo Speciale di Martin Mystère! Pubblicazione che, tra le altre cose positive, è rimasta quella più fedele a se stessa, continuando a offrire ai lettori e ai collezionisti i simpatici e gustosi allegati (quelli che prima erano gli indimenticati libretti "in sedicesimo" del Dizionario dei Misteri, ventuno uscite dal n. 1 del luglio 1984 al n. 21 del settembre 2004).
Gadget e storia principale sono accomunati da un simile espediente narrativo: i personaggi vengono in qualche modo "rapiti" dal loro continuum e inseriti in un mondo parallelo.
Nell'episodio Il segno di Venere, di Recagno & Torti, Martin e Java si trovano bloccati (come in un programma televisivo delle serie televisive Ai confini della realtà, Star Trek, X-Files o Doctor Who) in un paesotto di provincia, Basking Ridge nel New Jersey (che esiste per davvero, e non è nemmeno tanto lontano dalla Manhattan di Martin). Nell'inquietante cittadina i protagonisti usuali degli "special estivi" sono trasfigurati, quasi vivessero in un luogo "oltre lo specchio".


La Quercia di Washington e la Brick Academy di Basking Ridge come appaiono sullo speciale n. 30 di Martin Mystère (disegni di Torti).

La Quercia di Washington come appare oggi.

La Brick Academy come appariva nel XIX secolo (è a questa incisione che si è ispirato Torti)...

...e come appare oggi (le scalinate d'accesso ora sono in pietra e la ringhiera in legno è dipinta di bianco).


Nei consueti flashback storici - gli antefatti che, nella quasi totalità dei casi sulle collane di Castelli, reggono l'intreccio - spicca la figura di Benjamin Franklin. Considerato uno dei Padri Fondatori degli Stati Uniti, Franklin firmò sia la Dichiarazione d'Indipendenza dalla Corona britannica, sia la Costituzione. Massone, politico, scienziato, inventore, ambasciatore, patriota, rivoluzionario: Franklin fu tutto questo e anche di più. Il suo volto campeggia sulla banconota da 100 dollari (massoneria e quattrini stanno alle fondamenta degli USA come arte e cultura a quelle dell'Europa).


Il massone Franklin sulle banconote da 100 dollari...

...e simbolismi massonici sul retro della banconota da un dollaro!

L'aspetto di Franklin che più salta all'occhio nella storia di Recagno è quello... libertino! In Inghilterra e in Irlanda sorgeva nel XVIII una rete di circoli esclusivi, gli Hellfire Club, il primo dei quali fu fondato nel 1719 dal Duca di Wharton. Nel sud della Gran Bretagna importantissimo e frequentatissimo ad alti livelli era il Club di Sir Francis Dashwood, la cui prima riunione serale si tenne il 30 aprile 1752, nella fantasmatica Notte di Valpurga. I partecipanti si erano scherzosamente definiti Brotherhood of St. Francis of Wycombe, oppure The Order of the Friars of St Francis of Wycombe (scherzando sulla religione), o anche Order of Knights of West Wycombe (dal nome della cittadina del Buckinghamshire dove sorgeva la villa di Dashwood). I meeting finivano spesso in grandi mangiate e in momenti orgiastici, in una convivialità tipica della jet society dell'epoca (in Francia il filosofo e scrittore D. A. F. De Sade fantasticò nei suoi romanzi simili incontri proibiti, portando le perversioni sessuali degli ospiti alle estreme conseguenze).


Sir Dashwood ritratto da William Hogarth in stile rinascimentale nelle vesti di... San Francesco d'Assisi! (XVIII sec.)

Benjamin Franklin partecipò alle sedute (e alle sdraiate) del Club Infernale nel 1758, durante una sua trasferta inglese - qualcuno dice nelle vesti di spia per le Colonie. Ne parla diffusamente anche lo scrittore americano Glenn Cooper nel volume I custodi della biblioteca (in originale The Librarians), uscito per i tipi della Nord nel 2012, ultima parte di una fortunata e godibile trilogia che ha come protagonista una misteriosa raccolta di libri dove è vergata la data di nascita e quella di morte di tutti i membri dell'umanità - passata, presente e futura.
Eccovi dunque - anche come invito a leggere l'intera saga dei Bibliotecari (ne vale la pena, soprattutto per il "martinmystèriano" DOC) - i passi salienti con Franklin all'Hellfire Club:




La stupenda copertina di Alessandrini merita alcune osservazioni a parte. E' - non occorerebbe nemmeno dirlo - una parodia del capolavoro di Sandro Botticelli, uno dei quadri più noti al mondo. La Nascita di Venere è un dipinto a olio di quasi due metri per tre realizzato intorno al 1485 e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze. A sinistra vediamo il vento fecondatore Zefiro, abbracciato alla sua sposa, la ninfa Clori, nota anche come Flora, la dea dei fiori; al centro sta la dea Venere, nella posa della Venus Pudica (che cioè si copre seno e ventre) e di Anadiomene (venuta dalla schiuma del mare), che nasce da una conchiglia (una capasanta, simbolo di fecondità e vita); a destra ecco infine una delle Ore, le addette ai portali dell'Olimpo: è la Primavera , con il suo manto decorato a motivi floreali di stagione.
Nella caricatura di Alessandrini, al posto di Zefiro e Clori ci sono Dee e Kelly, amorevolmente abbracciati (gulp!); Martin prende il posto della Primavera; Angie è la Venere nascente (ancor più pudica). E Java, aggrappato al guscio del mollusco, fa da quinto incomodo (anche se la sua visuale sulle grazie veneree, come sottolineato graficamente dal ghigno e dal pugno chiuso, è certamente la migliore)!

La Nascita di Venere del Botticelli...

...e la Nascita di Angie dell'Alessandrini!

L'allegato è se possibile ancor più divertente dello speciale stesso. La fine della civiltà come noi la conosciamo (il cui titolo ricorda quello di una celebre canzone dei R.E.M., It's the End of the World as We Know It And I Feel Fine, licenziata nel 1987 e usata come parte della colonna sonora del film di fantascienza Independence Day diretto nel 1996 da Roland Emmerich).



Viene in mente la matrioska russa. Gli autori, guidati nelle danze da Alfredo Castelli, partoriscono una serie di realtà alternative, di sogni e di incubi, tutto stipato all'interno di... un'altra realtà alternativa. C'è davvero da perderci la testa...!
A chi non ha ancora letto l'albetto le seguenti parole di commento potrebbero rovinare la sorpresa: bonelliani avvisati, mezzi salvati!
L'avventura disegnata da Filippucci che fa da "contenitore" e da trait d'union per le altre (che nell'economia dell'episodio sarebbero racconti fantastici scritti dallo stesso Martin Mystère, a voler ancora una volta sottolineare l'identità perfetta fra il personaggio e il suo creatore) mette in scena un mondo dove il denaro non è mai esistito, dopo la rovina di Atlantide, per volere degli Uomini in Nero. Per una volta la loro azione è positiva. I soldi (e soprattutto la loro più demoniaca incarnazione, ovvero la carta-moneta), anche se parrebbero insostituibili nelle transazioni in virtù della loro immediata convertibilità in merci, sono in effetti alle origini dei peggiori guai dell'umanità, in particolar modo da quando esistono le movimentazioni automatiche ed elettroniche in Borsa. Pensando alle speculazioni e alle crisi che ci stanno rovinando la vita ormai da quasi un quindicennio (dalla bolla di Internet del 1999/2000), non possiamo davvero che stare dalla parte di Castelli e metaforicamente applaudire all'esplosione nucleare che chiude il fascicolo.

Il gigantesco interruttore salvavita preistorico in Martin Mystère (disegno di Orlandi)...

...e il suo fratellino italiano (ENEL, anni '60)!


Da sbellicarsi dalle risate è poi La danza dell'oscurità dove in una grotta indiana scatta un antichissimo interruttore salvavita in pietra per sovraccarico energetico sul pianeta, dovuto allo spreco di energia elettrica. La sindrome di Babele è la vicenda di un'alessìa globale, con evidenti riferimenti - in chiusura - al celebre e sopravvalutato romanzo Guida galattica per gli autostoppisti scritto nel 1979 da Douglas Adams, basato su una sua serie radiofonica inglese, e all'omonimo film che ne è stato tratto da Garth Jennings nel 2005. Infine, un what if risorgimentale per Il naviglio battagliero, con l'Austria ancora padrona del Nord Italia: e infatti è tutto pulito, in ordine e i giornali sono alla portata di tutti, in quei distributori a cassetta che si aprono anche SENZA mettere la moneta! La sequenza finale del raccontino ricorda quella del bel libro Garibaldi a Gettysburg  scritto da Pierfrancesco Prosperi (sceneggiatore mysteriano, tra l'altro) nel 1993, con un'analoga distopia misoviennese; il finalissimo dell'avventura milanese (trattandosi di un sogno) è invece riconducibile a Winsor McCay e alla serie a fumetti Dream of the Rarebit Fiend pubblicata sui giornali americani dal 1904 in poi.
Una precisazione ultima: Recagno ha parlato a lungo dello speciale in un'intervista pubblicata sul sito della SBE; noi, per non creare sovrapposizioni di contenuti e idee per questo post, l'abbiamo volutamente letta solo DOPO la pubblicazione del medesimo!


Martin Mystère Speciale n. 30, luglio 2013. Copertina di Alessandrini.


Martin Mystère Speciale 30
IL SEGNO DI VENERE 
Luglio 2013
pagg. 132 - € 6,20
Testi: Carlo Recagno
Disegni: Rodolfo Torti
Introduzione: Alfredo Castelli & Carlo Recagno
Copertina: Giancarlo Alessandrini


Allegato a Martin Mystère Speciale n. 30, luglio 2013. Copertina di Alessandrini


Albetto allegato a Martin Mystère Speciale 30
LA FINE DELLA CIVILTÀ COME NOI LA CONOSCIAMO
LA DANZA DELL'OSCURITÀ
LA SINDROME DI BABELE
IL NAVIGLIO BATTAGLIERO 
Luglio 2013
pagg. 52
Testi: Alfredo Castelli, Luigi Mignacco
Disegni: Lucio Filippucci, Alfredo Orlandi, Esposito Bros.
Introduzione: Alfredo Castelli
Copertina: Giancarlo Alessandrini 


Francesco Manetti



P.S. trovate le altre recensioni bonelliane sul Giorno del Giudizio!

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