giovedì 15 ottobre 2015

ADDIO, GRAZIANO! UN RICORDO PERSONALE DI UN PROFETA DEL RE...

di Francesco Manetti




Avevo conosciuto Graziano Braschi nel 1989, quando recensì per "Il Giornale" di Montanelli il mio Collezionare Speciale Carl Barks. Per qualche anno ci siamo tenuti in contatto e incontrati con una certa frequenza. Ricordo le mie visite al Gabinetto Viesseux di Firenze, a Palazzo Strozzi, dove allora Graziano lavorava. Umorista, giornalista, bibliotecario, scrittore, giallista, esperto di fumetto e di letteratura "di genere", entusiasta kinghiano - fu per me, per lunghi mesi, un punto di riferimento. Fu lui a mettermi in contatto, per un'intervista che sarebbe uscita sul mensile "Horror" della Comic Art con Gian Luca e Giancarlo Castoldi, che in quel periodo avevano scritto uno straordinario saggio sul cinema splatter. Da lì cominciò la mia "attività professionale" nel campo della critica fumettistica e da lì, con i Castoldi, nacque un'amicizia trentennale. Volle - bontà sua - chiamarmi a collaborare a un suo progetto: il primo grande saggio italiano sul Re del Maine, il libro Stephen King - Da Carrie a La Metà Oscura, dove apparve un mio intervento sul fandom kinghiano che in quel periodo stava cominciando una sua "inflazione". Il 13 ottobre 2015 se n'è andato, a 78 anni, portati come un 50enne. Un personaggio straordinario, un Uomo con la "U" maiuscola, sempre disponibile, affabile... di quelli che hanno gettato via gli stampi...

Qua sotto: il ricordo grafico di Giuliano su La Repubblica e alcune opere di Graziano Braschi dedicate a King (direttamente come autore o come curatore).








(f.m.)

N.B. trovate i link agli altri post letterari nella Biblioteca di Altrove!

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