domenica 17 marzo 2013

VENTIMILA VOLTE MIGNACCO

Diamo i numeri 24

di Saverio Ceri

Luigi Mignacco, protagonista di questa puntata di diamo i numeri.

Che uno sceneggiatore raggiunga ventimila tavole in casa Bonelli non è cosa da tutti i giorni, tant’è che non succedeva da sei anni; è quindi doveroso dedicare questa puntata a Luigi Mignacco che sul finire del 2012 ha tagliato questo significativo traguardo. L’autore di Cabella Ligure (AL) è il sesto che può festeggiare l’evento, dopo Bonelli, Nizzi, Nolitta, Castelli e Boselli.


Cover di Massimo Rotundo per il 17° numero di Orient Express: la carriera bonelliana di Mignacco inizia qui!



Il rapporto tra Mignacco e l’editore di Via Buonarroti inizia sul finire del 1983, allorché sul numero 17 di Orient Express, la mitica rivista d’autore edita da L’isola Trovata - da qualche mese inglobata nella futura Sergio Bonelli Editore - prende il via l’avventura intitolata Il detective senza nome, disegnata da Massimo Rotundo su testi proprio di Mignacco. Questa fugace apparizione, solo 62 tavole spalmate su 4 albi, fanno di Luigi uno degli sceneggiatori più giovani ad aver mai firmato un albo bonelliano (all’epoca infatti aveva 23 anni e mezzo), e gli consentono così di festeggiare in questo 2013, i suoi primi trent’anni in casa editrice.
Dopo un biennio di "oblio", il nome di Mignacco riappare nei credit di albi bonelliani, per rimanerci costantemente anno dopo anno fino ai giorni nostri;  il debutto in “formato bonelli” è del giugno 1987 sulle pagine di Mister No con la storia Le tigri volanti, ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale, che svela tra l’altro l’origine del soprannome di Jerry Drake. Un redattore della Bonelli di allora, un certo Tiziano Sclavi, apprezza la sua prima prova su Mister No e lo recluta per la neonata testata horror, Dylan Dog: l’esordio avverrà pochi mesi dopo, quando Luigi realizza la sceneggiatura del numero 14, Fra la vita e la morte, da un soggetto di Tiziano Sclavi.
Il lavoro sulle collane di Jerry Drake e dell’Indagatore dell’Incubo non impedisce a Mignacco di scrivere, tra il ’90 e il ’91, una manciata di storie di Nick Raider e Martin Mystère. Nel 1996 sulle pagine di Zona X trovano spazio le avventure di Robinson Hart, un naufrago temporale, per ora l’unico personaggio seriale ideato dall'autore per la Bonelli.  
Chiusa nel 1999, con la cessazione di Zona X, la vita editoriale del crononauta Robinson Hart, e in parallelo con l’impegno di Mister No, Luigi si rimette al servizio dei “classici”; prima portando a termine sette avventure di Nick Raider, iniziate da altri sceneggiatori, poi scrivendo uno degli ultimi episodi del Comandante Mark, e infine debuttando, nel 2003 sulle pagine di Zagor. Per non farsi mancare nulla, nemmeno la science fiction, realizza nel frattempo alcuni episodi, tra cui il numero 100 di Legs Weaver. L’ultimo personaggio che lo ha visto esordire è Dampyr, per il quale scrive dal 2004.
Interrotta la collana di Mister No (di cui è stato, per un breve periodo, il più prolifico sceneggiatore, fin quando Sergio Bonelli - alias Guido Nolitta - non ha deciso di scriverne l’epilogo fiume) Mignacco intensifica l’impegno con lo Spirito con la Scure, rafforza la sua presenza sulle pagine di Dylan Dog,  riprende a scrivere avventure per Martin Mystère  e di tanto in tanto appare su Dampyr.
La sua trentennale avventura bonelliana è riassunta nella tabella qui sotto, divisa per anni e per personaggi. In evidenza abbiamo messo anche gli anni in cui è stato lo sceneggiatore più pubblicato di un singolo personaggio.


Totale Tavole
Posiz.
Mister No
Zagor
Dylan Dog
Zona X
Martin Mystère
Dampyr
Nick Raider
Legs Weaver
Com. Mark
Orient Express
1983
15
27°









15
1984
47
20°









47
1987
440
344

96







1988
94
10°


94







1989
461
220

241







1990
237,5
143,5





94



1991
917
381



254

282



1992
1034
1034









1993
997
903

94







1994
615
615









1995
860
512

348







1996
787
600

94
93






1997
940
442

94
404






1998
1125
767


358






1999
1422
937


184


141

160

2000
658
470





188



2001
846
10°
658

94



94



2002
470
14°
282

94




94


2003
1316
940
188





188


2004
836
252
302



188

94


2005
940
564
282





94


2006
282
19°

188



94




2007
536
13°
160

188


188




2008
884
160
442
282







2009
928
160
178
188

308
94




2010
914

506
220


188




2011
788

286
188

154
160




2012
888

454
126

308





2013
246
(4°)

246








TOT.
20523,5
(6°)
10544,5
3072
2441
1039
1024
912
799
470
160
62

Dalla tabella riassuntiva scopriamo che Mignacco, che a oggi vanta uno score di 20523 tavole e mezzo,  è stato il più virtuoso sceneggiatore della casa editrice nel 1999, anno in cui realizza anche il suo record di tavole pubblicate, 1422; inoltre si è aggiudicato 14 “scudetti” di Mister No. Nel 2009 il creatore di Robinson Har, si vede pubblicate storie di ben cinque personaggi differenti: un piccolo record.
Dieci sono i personaggi con cui si è cimentato Luigi: nella tabella li trovate ordinati per quantità di tavole realizzate. Circa il 50% delle tavole sceneggiate da Mignacco sono state dedicate a Mister No; sul secondo gradino del suo personale podio sale Zagor, che negli ultimi tempi ha scavalcato Dylan Dog, il personaggio  col quale Mignacco ha il connubio più lungo: oltre 25 anni. Tra l’altro questi cinque lustri dedicati all’Indagatore dell’Incubo fanno di Luigi Mignacco, a oggi, lo sceneggiatore con la carriera più lunga sulle pagine dell’Indagatore dell’Incubo, più lunga di quella dello stesso Sclavi, che è ferma a circa 21 anni (1986-2007).


Cover per la prima, importante, avventura di Jerry Drake firmata da Mignacco. la cover è di Roberto Diso.


Le Storie
Sono 166 le storie sceneggiate da Luigi Mignacco, apparse su albi bonelliani; di queste, 26 sono firmate a quattro mani. Come prevedibile la maggior parte delle avventure le ha scritte per Jerry Drake - ben 77 - superando così anche Guido Nolitta, autore di 54 episodi;  per Dylan Dog ha sceneggiato 28 episodi, per Zagor ha ideato 12 storie, per Nick Raider ha collaborato a 11 avventure, il suo Robinson Hart si dipana in 10 episodi, per Dampyr ha scritto 9 storie, per Martin Mystère invece è fermo a 7; chiudono la lista i 5 albi di Legs Weaver, un episodio di Mark e l’avventura d’esordio su Orient Express.
La storia più lunga scritta da Mignacco è Allarme atomico, apparsa su Mister No 334/341 e scritta in collaborazione con Michele Masiero: 564 delle 752 tavole che la compongono sono firmate dal protagonista di questa puntata. Quest’avventura è  stata realizzata, per la parte scritta da Luigi, da ben 6 disegnatori: i fratelli Di Vitto, Busticchi, Paesani, Bianchini e Santucci.  Se si escludono le 24 tavole che fanno da prologo a  Mister No 248, la storia più breve apparsa su albi bonelliani scritta da Mignacco è Mezzogiorno di fuoco, 26 tavole con protagonista Mister No, pubblicate però su Ken Parker Magazine n. 28 con disegni di Valdambrini.
A proposito di storie brevi: fuori dai confini bonelliani (e quindi non quantificati in questi numeri), dell’autore alessandrino vanno ricordati alcuni episodi di 8 pagine per Mister No, per Nick Raider, per Dylan Dog e per la coppia Nathan Never/Legs Weaver pubblicati sulla rivista Amico Treno delle Ferrovie dello Stato, e una storia di 16 tavole dell’Indagatore dell’Incubo, apparsa in appendice all’edizione in volume della Mondadori dello special di Dylan I vivi e i morti.
Il nome di Luigi Mignacco è comparso su ben 21 testate della casa editrice: qui sotto le trovate incolonnate per numero di tavole, ovviamente.


Testata
Tavole
Mister No
9265,5
Zenith Gigante (Zagor)
1532
Maxi Zagor
1192
Dylan Dog
1130
Zona X (Robinson Hart)
1039
Martin Mystère
1024
Mister No Speciale
864
Collana Almanacchi (Mister No/Dylan Dog/Zagor/Nick Raider)
811
Dampyr
752
Nick Raider
752
11°
Maxi Dylan Dog
564
12°
Legs Weaver
470
13°
Dylan Dog Speciale
213
14°
Dylan Dog Albo Gigante
188
15°
Comandante Mark Speciale
160
15°
Dampyr Speciale
160
15°
Zagor Speciale
160
18°
Maxi Mister No
95
19°
Dylan Dog Color Fest
64
20°
Orient Express (Il detective senza nome)
62
21°
Ken Parker Magazine (Mister No)
26

Da segnalare un altro record per Luigi: è l’unico autore ad aver scritto storie per quattro diversi personaggi  sulla Collana Almanacchi, di cui è il quinto sceneggiatore per numero di tavole.  
A proposito di fuori serie: con 4546 tavole, Mignacco è settimo in classifica tra gli sceneggiatori di albi extra bonelliani, mentre è ottavo  con 188 tavole tra coloro che hanno realizzato albi celebrativi a colori; suoi Legs 100 e Mister No 300.  
I  disegnatori che hanno trasformato in immagini le sceneggiature di Mignacco sono stati 73. Qui sotto li trovate elencati per numero di tavole disegnate:


Disegnatore
Tavole
Di Vitto Bros.
2243
Busticchi-Paesani
2025
Diso
1598,5
Gramaccioni
1182
Bianchini
799
Russo F.
739
Mangiantini
662
Montanari & Grassani
658
Cassaro Bros.
610
10°
Castiglioni
552
11°
Bignotti
504
11°
Piccatto
504
13°
Suarez
500,5
14°
Roi
470
15°
Freghieri
335
16°
Pallotti
320
17°
Laurenti
318
17°
Viglioglia
318
19°
Bignamini
296
20°
Caramuta
282
20°
Chiarolla
282
22°
Baggi
254
23°
Della Monica
246
24°
Dell'Uomo
220
25°
Valdambrini
213
26°
Bisi
188
26°
Pesce
188
26°
Rizzato
188
26°
Santucci
188
26°
Sedioli
188
31°
Romanini
183
32°
Ferri
168
33°
Buffolente
160
33°
Torricelli
160
35°
Bagnoli
154
35°
Gradin
154
35°
Ongaro
154
38°
Tuis
134
39°
Siniscalchi
128
40°
Cesar
124
41°
Andreucci
94
41°
Bocci
94
41°
Brindisi
94
41°
Dall'Agnol
94
41°
Jannì
94
41°
Lozzi
94
41°
Palomba
94
41°
Pepe
94
41°
Piccininno
94
41°
Polese
94
41°
Raimondo
94
41°
Tacconi
94
41°
Zanella
94
54°
Fiorentini
70,5
55°
Cestaro Bros.
68
56°
Giez
64
57°
Rotundo
62
58°
Colonnese
47
58°
Martino
47
58°
Masala
47
58°
Piccoli
47
58°
Sgattoni
47
58°
Sommacal
47
58°
Valeri
47
65°
Breccia
32
65°
Frisenda
32
67°
Rossi R.
30,5
68°
Di Bernardo
23,5


I fratelli Di Vitto, che hanno messo mano su 15 storie di Mignacco (tra Mister No e Zagor), hanno preso il comando di questa classifica grazie al penultimo Maxi zagoriano, uscito la scorsa estate. Il record delle storie spetta però ancora alla coppia Busticchi-Paesani che ha collaborato (tra Mister No e Nick Raider) a 16 avventure dell’autore alessandrino.

Luigi Mignacco in un ritratto di Maurizio Dotti.


Chiudiamo qui il nostro omaggio in cifre a Luigi Mignacco, uno degli sceneggiatori  bonelliani più prolifici e soprattutto versatili.
Appuntamento alla prossima puntata.

Saverio Ceri   

N.B. Trovate altri dati bonelliani nelle precedenti puntate della nostra rubrica Diamo i numeri. 

6 commenti:

  1. Davvero un lavoro notevole quello di Luigi Mignacco. Le tabelle di Saverio Ceri sono un indispensabile strumento per soddisfare la curiosità dei lettori, uno strumento di lavoro per critici e addetti ai lavori.
    Complimenti!

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  2. Verissimo, Giampiero! E nel 2013 la fortunata rubrica di Saverio Ceri compie venti anni di vita. Davvero... una vita!

    Francesco Manetti

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  3. Complimenti a Luigi.

    Ma devo fare una rettifica. Tiziano Sclavi è stato forse redattore unico della Bonelli per un paio d'anni a inizio anni Ottanta. Ma nel 1984 io già mi dividevo tra Isola Trovata e Pilot (in via Ferruccio) e l'ufficio di via Buonarroti; alla fine di quell'anno in via Ferruccio c'erano anche Renato Queirolo (inizialmente come grafico) e Maria Baitelli e in seguito, tra '85 e '86, prima Maria ed io e poi Renato ci siamo trasferiti in via Buonarroti. Quindi, nel 1987, i redattori erano almeno quattro!


    Mauro Boseli






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    Risposte
    1. Sapevo che Sclavi era stato il factotum in redazione, per un periodo, e avevo letto in un intervista di un paio d'anni or sono, allo stesso Mignacco, che durante quel periodo, cioè quand'era redattore unico, lo conobbe e pochi mesi dopo lo arruolò per Dylan. Nell'intervista, andando a rileggerla, si dice però che l'incontro con Tiziano avvenne nel 1986, quindi quando, in teoria, aveva già compagnia in redazione.
      Che quel giorno tutti gli altri fossero malati?

      Saverio Ceri

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    2. Evidentemente in quel momento era ancora il redattore principale. Ma non l'unico. Appena due anni dopo, dato il successo di Dylan, lasciò la Redazione per sempre e, in quel frangente c'erano anche da mo' Marcheselli e Masiero. Senza contare Castelli! Ci siamo dimenticati di Castelli? Io toglierei quell'aggettivo sbagliato che aggiunge inutile lustro mitico alla figura di Tiziano che in fondo fu redattore per sol 10 anni, e oscura il "modesto" contributo di umili collaboratori come Castelli (più di 30 anni circa), me (30 anni), Baitelli-Queirolo (25 anni), Marcheselli (credo 28 anni), Masiero (almeno 27) ecc...


      Boselli

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    3. Ok, condivido: modifica fatta.
      Saverio Ceri

      Elimina

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